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isola di levanzo

Levanzo: l’isola che non c’è

Alla scoperta della più piccola e romantica tra le isole maggiori dell’Arcipelago delle Egadi (insieme a Marettimo e alla più mondana Favignana). Levanzo è un angolo di paradiso che incanta per la sua bellezza, per la disarmante semplicità e per il suo stile di vita tutto da assaporare.

L’origine del borgo, tra storia e curiosità 

La discussione sul nome è antica  quanto le sue origini, risalenti alla Preistoria, come testimoniano i ritrovamenti all’interno della Grotta del Genovese, scoperta nel 1949 e ricca di numerosi graffiti. Occupata in seguito da Sicani, Siculi, Fenici, cui seguirono anche i Cumani, venne poi conquistata da Ateniesi, Cartaginesi e Romani. Dopo la caduta dell’Impero Romano, fu la volta di Vandali e Bizantini, scacciati successivamente da Saraceni, Svevi, Angioini, Spagnoli sino a trovare pace con i Borboni. Una grande valorizzazione del territorio si è avuta dopo grazie alla famiglia Florio.

Leva in su”, ecco l’origine del nome che si ricollega all’enorme pozzo d’acqua potabile presente nella spiaggetta al centro del paese. L’acqua veniva portata in superficie tramite questo gioco di leve, accompagnati da corde e secchi, che permettevano di abbeverare tutta l’isola. Nell’antichità, Levanzo era conosciuta anche con il nome di Phorbantia, probabilmente per l’abbondante erba presente sull’isola. La trasformazione definitiva in “Laepantio” si deve invece ad un uomo di origine nobili, che si narra avesse dominato il borgo.

L’isola poco “cool” ma con la grande anima siciliana

Grande poco più di 5 km, l’Isola si sviluppa attorno al suo piccolo porticciolo e spicca da lontano per le sue casette bianche e blu che si stagliano sul mare cristallino. Di lì, ci sono due direzioni da poter prendere e svoltando a sinistra si percorre l’unica strada asfaltata che porta al famoso Faraglione. A Levanzo non ci sono auto o scooter, al massimo ci si può far accompagnare in un giro turistico dai pescatori dell’isola.

Non ci sono scuole. Si vive l’estate con i suoi colori, mentre d’inverno i circa 300 abitanti abbandonano l’isola e si spostano a Trapani. Non ci sono veri e propri alberghi, ma solo piccoli appartamenti con poche camere ricavate dalle case dei marinai. Ci sono solo due ristoranti e due bar, un piccolo negozietto di alimentari e un altro di souvenir.

Insomma, è uno dei pochi luoghi rimasti ancora incontaminati, dove il vero incanto è soggiornarvi. Il consiglio è di pernottare almeno per un paio di notti, in modo da percorrere i sentieri di un’isola poco mondana, adatta a chi vuole fuggire dal caos e dalla confusione. O, semplicemente, a chi desidera immergersi nella natura e nei profumi della macchia mediterranea.

Come arrivare sull’isola più selvaggia delle Egadi

L’isola di Levanzo è situata a largo della costa di Trapani. Arrivarci è facile: proprio dal molo della provincia partono traghetti e aliscafi che permettono di raggiungerla in meno di un’ora. Il costo del biglietto varia dai 10 ai 15 euro a tratta e la raccomandazione è di prenotare con netto anticipo durante il periodo estivo. Si può scegliere anche di effettuare un tour completo delle Egadi che permette di passare anche da Favignana e Marettimo

È un luogo in grado di sorprendere anche i più increduli, per bellezza, tranquillità e colori unici. Non resta che visitarla!

 

 

Davide Donnarumma

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