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Villa Elena, un gioiello siciliano firmato Jacques Garcia

Nei pressi di Noto, tra le ampie distese di ulivi e pini, vi è una tenuta che ricorda quella delle fiabe e Villa Elena ne è il vero gioiello. 

Jacques Garcia restaura i sogni

Architetto innamorato della terra romantica siciliana, Jacques Garcia diede nuova vita, nei pressi dei resti di un monastero gesuita nella città di Noto, alla meravigliosa Villa Elena. Egli desiderava invitare a scoprire la Sicilia storica e millenaria in un paradiso terrestre dove, in un solo luogo, si incontrano la cultura e la sensualità della modernità. Decise così di creare la sua dimora privata in questo luogo principesco di cui si innamorò al primo sguardo.

Nato nel 1947, Jacques studiò alla Penninghen School of Interior Design di Parigi. Il suo lavoro lo portò a restaurare e rinnovare tutti gli hotel più importanti della Francia. La sua fama divenne mondiale e nel suo approccio si può notare l’ispirazione ai progetti di André Lenòtre. Lavorò in giro per il mondo, ma rimase sempre affascinato e ammaliato dalla terra siciliana. Passò dieci anni a osservare e ammirarne il fascino, tanto che cercò di portare nei suoi progetti un po’ della romantica Sicilia comprando pavimenti e mobili provenienti dall’isola. 

Villa Elena, una dimora per una principessa

L’interno sontuoso ed elegante presenta tesori di marmo antico, sedute italiane e arazzi, oltre a molti oggetti collezionati da Garcia negli anni. La villa ha una storia secolare che inizia come villa greca nel terzo secolo avanti Cristo, per poi essere sostituita in seguito da una villa romana, un palazzo moresco e infine un monastero del XVII secolo. 

Per gli amanti dell’arte, questa è una dimora assolutamente da non perdere! Nella Villa si possono trovare per esempio sedie in mogano che portano la firma di François-Honoré-Georges Jacob-Desmalter, appartenute a Murat, oppure una Maria Maddalena di Ingres.

Nella cappella però si trovano i veri tesori, il cuore della Villa. Dalla bassa pennellatura siciliana acquisita a Londra, al tabernacolo realizzato in bronzo dorato ritrovato da un rigattiere nella città di Noto.
Il regno di Garcia sembra essere sempre esistito. Le antiche sculture, vasche e specchi d’acqua, le colline punteggiate di ulivi e pini hanno colpito nel cuore Jacques Garcia. In questo luogo ha potuto far fiorire la sua passione per gli esterni, creando terrazze e prospettive per ammaliare chi la osservasse. 

La dimora, inoltre, presenta a pochi metri da Villa Elena un vecchio casale abbandonato che l’architetto trasformò nel sogno di ogni collezionista. Un luogo in cui si possono trovare le sedie di Jean-Michel Frank che si affiancano a grandi gessi dello scultore Jean-Marie Baumel.

Ad arricchire ancora di bellezze questo posto è un padiglione ispirato all’Hameau de la Reine di Versailles, che si trova sepolto da una fitta vegetazione. Villa Elena non rimane solo una villa, ma è un incontro tra monasteri e mare, che crea  un monumento soprannaturale e stimola l’immaginazione dell’osservatore. 

Villa Elena, protagonista di serie TV

Oggi la Villa è inoltre protagonista della nuova stagione di The White Lotus, serie Tv di successo prodotta da HBO che dopo l’approdo alle Hawaii della prima stagione arriva nella terra siciliana. Il personaggio ricorrente della serie, Tanya McQuoid, torna dal marito in questa nuova stagione fermandosi al San Domenico Palace, un hotel a cinque stelle.

La protagonista incontra diverse persone tra cui una banda a cui piace vivere di notte. Quando il marito deve assentarsi per qualche giorno, lei segue incuriosita i suoi nuovi conoscenti nella villa a Palermo, che non è altro che Villa Elena, gioiello restaurato da Jacques Garcia. Ogni dettaglio della casa viene svelato nella serie. Per i più attenti, osservando le varie puntate, si possono osservare i decori del XVIII secolo, le sale e i colonnati. Di impatto vi è il camino di ceramica siciliana di Caltagirone. 

 

di Giulia Nari

 

Foto in apertura da francisyork.com

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