Sortino, immersa tra vallate e limpidi corsi d’acqua rappresenta una ben nota località turistica. Basta questo lembo di terra sicula per evocare 40 secoli di memorie e riportarci agli albori delle origine siciliane con la visione della Necropoli di Pantalica, delle sue grotte e delle celle sepolcrali che costituiscono uno dei più antichi esempi di comunità urbana. Sortino è un paese ricco di storia, e si nota dai resti archeologici di cui è pieno il territorio. La cittadina prima del terremoto del 1693, sorgeva nella costa soprastante il Fiume Guccione. Attualmente vi sono tanti sentieri medievali che uniscono l’odierna Sortino alla “Diruta” città medievale, in cui sono tutt’ora visitabili: frantoi e palmenti rupestri, concerie, abitazioni troglodite, chiese rupestri; tutto ricavato nella impermeabile pietra calcarea Iblea. La ricostruzione avvenne sulla collina soprastante e arricchì il paese di pregevoli palazzi in stile liberty e meravigliose chiese in stile barocco: la Basilica di S.Sofia, la Chiesa Madre, monumento nazionale e la Chiesa del Monastero di Montevergini. Fra le tradizioni più autentiche, la produzione del miele e del pizzolo una focaccia di grano duro farcita con verdure o carni, vera prelibatezza gastronomica apprezzata in tutta la regione. La storia plurisecolare e l’evoluzione socio-culturale nonché le tradizioni del popolo sono documentate dai pregevoli musei che con un’attenta ed oculata opera conservativa ripercorrono il cammino dell’uomo di questa luminosa cittadina.
Museo (a scelta)
– L’Antiquarium del medioevo è ubicato nell’ex Convento del Carmine, ed offre al suo interno un percorso cronologico che va dalla preistorica Pantalica, con 63 pezzi provenienti dagli scavi archeologici della Necropoli sicula più grande d’Europa, ai reperti medievali della Sortino diruta a causa del sisma del 1693. L’esposizione viene completata dalla ricca collezione etnoantropologica della Famiglia Bruno. Formata da oggetti manufatti della cultura agropastorale; arricchiti da utensili, attrezzi e macchine per la lavorazione della pietra, del legno e del ferro. La visita ad una ambientazione della casa contadina, con forno in pietra, un telaio e suoi manufatti, stimola i sensi.
– Museo civico dell’Opera dei Pupi, grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione comunale e la competente gestione dell’Associazione Opera dei pupi Famiglia Puglisi si ha questo museo. Qui la contemporaneità dello spazio espositivo si contrappone allo “spettacolo vivente” contenuto in questo museo. Palchi, pupi, teste, costumi testimoniano un passato che non esiste più ma che ha fatto ridere, piangere intere generazioni e che ha diffuso cultura nel secolo scorso, tanto da essere dichiarata nel 2001 dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Il Museo custodisce i pupi della collezione di don Ignazio Puglisi, ultimo “re dei pupari”. Il percorso espositivo è ordinato per aree tematiche ed espone marionette, “pupi a filo” e “pupi ad asta”.
– Esposizione permanente del carretto siciliano “RIO”, nasce dalla passione della famiglia RIO per la Sicilia in tutte le sue espressioni, in particolare per il carretto. La collezione conta 24 carretti, uno diverso dall’altro per caratteristiche e raffigurazioni, di cui alcuni esemplari appartengono alla scuola catanese, ed evidenziano il percorso del carretto negli anni e le tematiche pittoriche rappresentati nei quadri (scacchi). Di grande valore sono i due carretti del sortinese Lorenzo Sardo, l’ultimo carradore (carritteri) di Sortino. Oggi il carretto è quasi scomparso, ma resta il fascino che riesce ad esercitare in chi ha la fortuna di poterne ammirare i dettagli, in un viaggio emozionante alla scoperta di civiltà lontane.
– Casa Museo dell’apicoltura tradizionale “ A casa do fascitraru”, sorge su idea di un gruppo di apicoltori che concedono gli attrezzi allo studioso Franco Giuliano; qui si ha la possibilità di rivivere la storia di un antico mestiere visitando un ambiente naturale ed affascinante che consente un tuffo nel passato, Lungo il percorso museale il turista, avvolto in un’atmosfera d’altri tempi può ammirare gli arnesi dell’apicoltore che costruiva le arnie, i fascetri ca ferra, con la ferula. Giare panciute, usate per conservare il dolce miele di zagara, di millefiori o di timo,che riempiono l’ambiente di un profumo inebriante.
I laboratori a scelta dell’utente, previo accordo con l’esperto, sono della durata di 6 ore:
Decorazione della Ceramica
Decorazione pittorica folk – pittura Carretto
Scalpellino
Costruzione Pupi – Sbalzo dei metalli
Uncinetto
Lavorazione argilla
Tecniche di intreccio
PROGRAMMA
Venerdì
Ore 18,00 – Arrivo dei partecipanti a Sortino
Ore 20,30 – Cena in un locale tipico con degustazione di prodotti tipici
Pernottamento presso B&B
Sabato
Ore 9,30 – Visita del centro storico e di un Museo
Ore 13,30 – Pranzo presso un ristorante o un agriturismo
Ore 16,00/19,00 – Laboratorio didattico 1 parte
Ore 20,30 – Cena
Domenica
ore 9,00/12,00 – Laboratorio didattico 2 parte
Chiusura del corso – attestazione di partecipazione e saluto
COSTO
La quota comprende: Il corso, l’ingresso al museo, due cene e un pranzo e due pernottamenti a p. 275,00€ + iva
Il pacchetto viene organizzato per min. 6 partecipanti.
LABORATORI