La “bella” Taormina: storia, cucina e spiagge di questo gioiello della Sicilia orientale
Tappa obbligatoria per chi ha programmato un viaggio nella terra sicula, nonché tra le città più mondane di tutta l’isola. Apprezzata per il patrimonio storico, paesaggistico e anche culinario. Taormina risulta la meta ideale per chi desidera trascorrere una vacanza all’insegna del divertimento, senza rinunciare alla cultura.
Se qualcuno dovesse passare un solo giorno in Sicilia e chiedesse: “Cosa bisogna vedere”? Risponderei senza esitazione: “Taormina” (Guy de Maupassant, La Vie errante, 1885)
Taormina è famosa non solo per la sua particolare posizione, ma anche per l’incredibile scenario di bellezze naturali. La città sorge su una collina a circa 200 metri sul livello del mare e si affaccia sullo Ionio, sull’Etna e su una splendida natura verdeggiante. Già da ciò si intuisce che stiamo parlando di una città unica nel suo genere, dove odori, profumi e tradizioni convergono in uno scenario di straordinaria bellezza.
Taoremenium per i Greci, rimase all’interno del Regno delle Due Sicilie con Siracusa capitale per passare poi sotto l’Impero Romano. Si tratta di un vero e proprio borgo dell’età medievale di grande fascino e bellezza, che ha attratto da sempre poeti e scrittori, ma soprattutto viaggiatori da tutto il mondo. Importante meta di nobili, nel diciannovesimo secolo è diventata famosa come la città più elegante della Sicilia, dove divi del cinema sceglievano di trascorrere le proprie vacanze. Nel 2006 insieme alla sua “Isola Bella” è stata inserita nella lista delle candidate tra i siti Unesco per poter avere l’ambito riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità. La città è stata anche set di vari film italiani, ma sicuramente il più famoso girato qui è stato “Il Padrino (The Godfather)” (Part III).
Cosa vedere a Taormina
Chiunque ami la cultura e l’arte, troverà qui terreno fertile e ne avrà per tutti i gusti. Non solo chiese ma anche panorami e i palazzi sono una vera e propria scoperta per lo sguardo. Il teatro greco di Taormina racchiude un po’ tutta la sua storia. Scavato all’interno di una roccia, risulta il secondo più grande per dimensioni di tutta la Sicilia. Dopo quello di Siracusa e in età romana è stato utilizzato come arena per i gladiatori. Punto di attrazione e da anni cornice di eventi culturali internazionali, da qui si può ammirare una vista mozzafiato soprattutto al tramonto.
Tra viuzze strette e tante gradinate la passeggiata per la “bella” Taormina inevitabilmente porta al Duomo di Taormina (chiamato anche cattedrale fortezza e vero simbolo della città dai tempi del Medioevo). Nella piazza antistante si trova anche il Palazzo del Comune e la bellissima fontana in stile barocco all’interno della quale è scolpita una centaurea che rappresenta il simbolo della città. Porta Messina e Catania sono le antiche porte cittadine che insieme alla Torre dell’Orologio (o “Porta di Mezzo”), delimitavano la parte della città che segnava i confini. Nelle vicinanze si trova Piazza IX Aprile che con la sua terrazza permette di assistere ad un panorama senza eguali.
Taormina e Isola Bella: tra spiaggia e cucina
Qual è il miglior modo per concludere la giornata a Taormina? Sicuramente con la visita dell’Isola Bella, un lembo di terra situato in mezzo al mare e visibile quando c’è bassa marea. Donata da Federico I di Borbone al sindaco di Taormina nel 1806, oggi questa perla è diventata insieme al teatro greco il simbolo di Taormina.
Raggiungibile sia a piedi che in auto, nel 1998 è diventata Riserva Naturale e del 2010 fa parte del Parco Archeologico di Naxos che comprende anche il Teatro Antico di Taormina, il Museo di Giardini di Naxos e di Francavilla.
Taormina è inevitabilmente il paese del turismo, dove annoiarsi è quasi impossibile e mangiare bene è una garanzia. La cucina taorminese è un vero proprio incontro di contaminazioni: dalla cucina araba con i famosi arancini di riso a quella spagnola con la torta farcita. I piatti invece a base di baccalà e stoccafisso, hanno una chiara influenza francese e normanna. Protagonista indiscusso resta il pesce e in particolare lo spada, preparato rigorosamente alla griglia con “sammurigghiu” (un pinzimonio a base di aglio origano e limone) o alla gghiotta, con cipolle, olive bianche, capperi e pomodori. Per i più golosi, e per chi il dolce non deve mai mancare, avrete l’imbarazzo della scelta: dai cannoli alla cassata, la frutta martorana e i dolcetti di marzapane. D’estate, infine, è d’obbligo gustare le granite e i sorbetti.
Buona visita della “bella”!
Davide Donnarumma