Turismo in Italia e in Sicilia: dati e tendenze nel segno del rilancio
L’estate del 2022 ha segnato il ritorno del turismo su larga scala per l’Italia. Dopo i due anni di stop forzato causato dalla pandemia, finalmente gli spostamenti costituiscono di nuovo la normalità.
Primeggiano, tra le località scelte, le zone balneari del sud Italia, tra cui la Puglia e la nostra cara Sicilia. Anche l’entroterra del Bel Paese ha riservato sorprese, con le località di montagna e i laghi presi d’assalto. Non sono mancate tra le mete nemmeno i siti archeologici e le aree marine protette.
Oltre al turismo interno, la possibilità degli spostamenti ha concesso anche la ripresa di quello straniero. Se da una parte si sono azzerate le presenze russe, per via della situazione politico-economica attuale, diversamente è andata per altre nazioni, prima fra tutte quelle nordamericane, con flussi in aumento da Stati Uniti e Canada.
La Sicilia è stata tra le mete più gettonate per l’estate 2022 (3 milioni di presenze stimate dai tour operator. Fonte: “La Repubblica – Palermo”). E in controtendenza con le stime fatte da Global Blue a giugno, le località siciliane sono state scelte anche dai cinesi.
Per non parlare dei noti influencer e personaggi famosi (Paola Turani, l’ex nuotatrice Tania Cagnotto, l’attore Stefano Accorsi per citarne alcuni) che hanno optato per l’Isola come meta per le loro vacanze. Persino la cantautrice, attrice e regista statunitense Madonna ha festeggiato il suo compleanno a Noto, città famosa per il barocco.
Tra le zone della regione risultate più di tendenza spiccano: la Sicilia sud-orientale (Noto appunto, Oasi di Vendicari, Siracusa, Ragusa); Taormina; la Sicilia nord-occidentale (Cefalù, San Vito Lo Capo); Selinunte; le isole minori (Favignana, Pantelleria, Lampedusa). Anche Catania e Palermo hanno registrato molte presenze.
Inoltre, l’Isola è stata scelta dal settore della musica dal vivo italiana e internazionale come polo di riferimento per il cosiddetto “Turismo musicale”, che attira moltissimi viaggiatori. Taormina, Siracusa, Catania, Zafferana, Etnea sono solo alcune delle località interessate.
Tra le sistemazioni preferite, rispetto al 2021, le case in affitto a fronte di hotel, b&b, agriturismi. Ma molti italiani quest’anno hanno deciso anche di alloggiare in tenda, camper o roulotte, nel segno di una vacanza più flessibile, indipendente e proiettata verso un approccio sempre più lento, secondo i principi dello slow tourism.
Ma nonostante l’estate sia finita da un po’, lo scenario positivo analizzato poco sopra pare che si stia ritrovando anche in questi mesi autunnali. Bisogna infatti sottolineare un dato: la crescita delle vacanze brevi/long weekend (fonte Ipsos). Non a caso, l’hashtag #viaggiaresempre risulta al terzo posto nella “Top 10 Hashtags” utilizzati su TikTok ed Instagram (Fonte: Report Gen Z & the Travel Industry – ObservatoryZed).
Il fine settimana diventa infatti l’occasione per staccare un po’ dalla solita routine e andare alla ricerca di sagre ed eventi folkloristici che caratterizzano i piccoli borghi, in questo caso siciliani.
Il settore turistico risulta dunque rilanciato nel migliore dei modi. A conferma di ciò, il fatto che gli operatori del settore sono già alle prese con i planning delle prenotazioni per la stagione primavera-estate 2023.
Francesco Cataldo