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Lampedusa: a due passi dall’Africa

Un’isola magica, dove la bellezza del mondo occidentale incontra il fascino del continente africano. L’isola di Lampedusa, in siciliano “mpidusa”, è la più a sud di tutta la Sicilia. Forma, insieme a Linosa e Lampione, l’arcipelago delle Pelagie (dal greco Pelàghia, “isole d’alto mare”). Percorribile interamente in una sola giornata, Lampedusa è la meta perfetta per chi ama le escursioni, l’acqua cristallina e la natura selvaggia.

Un’isola nel cuore del Mediterraneo

Lampedusa è la più estesa delle isole Pelagie. È di natura calcarea e dolomitica e, benché appartenga politicamente al territorio italiano (provincia di Agrigento), geograficamente parlando fa parte della piattaforma continentale africana. Non sorprende quindi che disti solo 152 km dalla costa tunisina e 210 km da quella siciliana. 

La sua morfologia la rende un’isola magica, capace di sorprendere per le rocce bianche, con leggere striature giallo ocra, i fondali rossi e le sfumature di blu tali da dare l’idea di essere in una qualche destinazione tropicale.

Ma lo è anche per i diversi scenari che offre ai lati opposti delle coste: a sud è bassa e ricca di insenature e lascia spazio ad alcune delle più belle spiagge d’Italia; a nord e ad ovest, invece, è alta e a picco sul mare, dando vita a un ambiente quasi tormentato.

Cosa visitare a Lampedusa

Il mare

Lampedusa è il luogo perfetto per chi ama il sole, il mare, le escursioni e la natura selvaggia. 

La spiaggia dei Conigli, eletta la più bella del mondo nel 2013 e definita da Modugno “la piscina di Dio”, è una delle mete più famose ed imperdibili. Raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero di terra battuta, è incastonata in una delle più ambite baie del Mediterraneo ed è caratterizzata da una sabbia finissima. È riserva naturale per la presenza di bellissime tartarughe caretta caretta che depongono qui le loro uova. 

Lì di fronte, sorge l’omonimo isolotto disabitato, raggiungibile a nuoto o a piedi direttamente all’acqua. Il nome di questa zona deriva da un evento che si verifica molto raramente: l’isola dei Conigli si ricollega alla spiaggia quando, con la bassa marea, sorge un istmo sabbioso. In passato, una colonia di conigli riuscì a raggiungere l’isolotto proprio grazie a questa striscia sabbiosa. Una volta tornata l’alta marea, non potendo più tornare indietro, furono costretti a restare lì e, non trovando predatori, si riprodussero così tanto da lasciare all’isola questo nome. 

Raggiungibile solo via mare c’è invece la Tabaccara, definita anche la piscina naturale di Lampedusa per il suo mare così cristallino da dare l’impressione di vedere le barche sospese sull’acqua. Si può raggiungere anche percorrendo lo stesso sentiero della spiaggia dei Conigli, ma in quel caso non sarà accessibile per fare il bagno. 

Per chi ama fare escursioni e snorkelling invece sono perfette Cala Pulcino, difficile da raggiungere a piedi ma adatta a chi vuole provare un’emozione ancora più forte dopo la fatica, e la spiaggia del Mar Morto, una cala rocciosa con una bellissima grotta sottomarina.

Ci sono poi spiaggia della Guitgia, la più comoda sia per la vicinanza a numerosi hotel, sia per chi cerca spiagge attrezzate e per chi viaggia con bambini, e Cala Croce (molto vicina a spiaggia della Guitgia), caratterizzata da un mare sempre tranquillo grazie alla posizione che la protegge dal vento.

Altre distese di sabbia da non perdere per chi ha una lunga permanenza sull’isola sono Cala Spugna (o Maluk punto più a sud d’Italia), Cala Greca, Cala Francese, Cala Madonna e Cala Galera.

Le escursioni

Innumerevoli sono le escursioni che si possono fare sull’isola. Per gli amanti del trekking e del contatto con la natura, la Riserva Naturale Orientata della Forestale è ricca di sentieri più o meno interni e di difficoltà variabile che permettono di apprezzare la macchia mediterranea in ogni sua forma. Uno dei più famosi è quello che attraversa il Vallone della Forbice e termina con una meravigliosa vista sulla baia di Cala Pulcino.

Lampedusa offre anche la possibilità di fare escursioni in barca alla ricerca di delfini e tartarughe o di partecipare alle battute di pesca con i pescatori, che si mettono a disposizione per condividere la loro passione.

Inoltre, per chi vuole vivere il mare a 360°, si possono poi fare immersioni per scoprire gli incantevoli fondali marini. In questo caso, fondamentale è la scoperta della Madonna Subacquea di Merlo: si tratta di una statua di bronzo situata a 15 metri di profondità, donata dal fotografo Roberto Merlo, salvato dai lampedusani dopo un malore durante un’immersione. 

Tra storia e arte

In quanto terra a confine tra due mondi, Lampedusa porta con sé una lunga storia di accoglienza testimoniata da diversi musei presenti sull’isola. Tra questi, citiamo il Memoriale della Nuova Speranza, simbolo dei 368 migranti morti nel naufragio del 3 ottobre del 2013, e il Museo delle Pelagie, che ospita il Museo del Dialogo e della Fiducia per il Mediterraneo, e che ha lo scopo di spiegare i fenomeni migratori utilizzando il linguaggio artistico. 

La stessa isola poi è cosparsa di arte: numerosi sono i murales, le statue e gli omaggi dedicati ai pescatori. 

Opera da non perdere è Porta d’Europa: una porta fatta di ceramica refrattaria e ferro zincato e donata dal pittore Mimmo Paladino nel 2008. Con i suoi 5 metri di altezza e 3 metri di larghezza, simboleggia, per chi arriva dall’Africa, l’ingresso in una nuova vita dopo un lungo viaggio in balia del mare e l’apertura a nuove opportunità e speranze. Per chi arriva invece a vederla dall’isola, simboleggia la fine geografica dell’Italia e un punto di connessione tra i due continenti, così idealmente lontani, eppure così altrettanto vicini. 

Come raggiungere l’isola

L’isola di Lampedusa è raggiungibile in diversi modi: 

  • in aereo: da maggio ad ottobre, con l’intensificarsi dei flussi aerei, con voli diretti della durata di un’ora circa, dai principali aeroporti delle città italiane (Milano, Roma, Bergamo, Parma, Bologna, Pisa, Palermo e Catania);
  • in traghetto: da Porto Empedocle o Agrigento, con un tragitto tra le 4 e le 8 ore in base alla compagnia.

Una volta raggiunta, ci si muove facilmente a piedi e con i mezzi pubblici con le due linee di autobus (con la circolare rossa e con la circolare azzurra, che viaggiano dalle 8 alle 21 circa). Il biglietto ha un costo di 1€. Viste le restrizioni di orario dei mezzi, è possibile anche noleggiare direttamente sull’isola auto o motorini (che consigliamo per comodità). 

Insomma, Lampedusa può riservare molte sorprese e vale la pena conoscerla sia per la sua posizione strategica che la rende nota come una terra di sbarchi, sia per il suo mare meraviglioso e per i suoi paesaggi mozzafiato.

 

di Beatrice Saura

 

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