Parco Paternò del Toscano, il magico giardino botanico ai piedi dell’Etna
Nel cuore di Catania si trova un giardino segreto proprio ai piedi dell’Etna. Questo giardino botanico venne definito come bene di interesse storico e artistico, che unisce nello stesso posto rare piante tropicali con un bosco assolutamente mediterraneo.
Il Parco è un giardino botanico realizzato a 350 m di altitudine, nel comune di Sant’Agata Li Battiati, su un terreno che divenne lavico a seguito dell’eruzione dell’Etna nel 1440.
Dopo quell’evento, il terreno fu coltivato per far crescere vigne e olivi. La proprietà fu divisa fra i fratelli Paternò del Toscano. Ed Ettore, uno dei due, negli anni ’60 del secolo scorso utilizzò l’appezzamento per costruire la sua nuova casa e realizzare un particolare giardino che riuscisse a sfruttare la natura del luogo.
La particolarità dell’innovazione che propose fu coniugare vegetazione tipica del mediterraneo con le piante esotiche. I membri della famiglia Paternò oggi guidano i visitatori descrivendo ogni peculiarità di questo spettacolare giardino di quasi tre ettari.
Chi è Ettore Paternò del Toscano, il fondatore
Come anticipato, il creatore di questo angolo di paradiso è Ettore Paternò del Toscano, la cui famiglia è proprietaria del Palazzo del Toscano nella piazza Stericoro.
Appassionato paesaggista, fin da ragazzo si dedicò alle piante e alla botanica. Saltava la scuola per studiare nel Giardino Bellini, ammaliato dalla bellezza del posto.
Così, quando da adulto acquistò il terreno nel nord di Catania volle realizzare un suo giardino innovativo lontano da quelli tradizionali rinascimentali. Iniziò a piantare inizialmente degli agrumi. Successivamente, grazie al suo amore per le specie rare, iniziò a inserire anch’esse nel suo angolo segreto. Un progetto che fece incuriosire diversi paesaggisti come il brasiliano Roberto Burle Marx.
Ettore si definiva un appassionato giardiniere e negli anni realizzò altri lavori per diversi amici come paesaggista autodidatta. Con lo scorrere del tempo divenne sempre più bravo ricevendo anche l’incarico di realizzare i giardini per i villaggi Valtur in Sicilia, Puglia e Calabria.
Diede vita così a sessanta giardini tra cui alcuni anche a Lugano. Il paesaggista aderì dopo anni all’Associazione Italiana degli Architetti del Paesaggio e vinse nel 2010 il Premio “Pietro Porcinai”.
Il parco e la sua progettazione
Il giardino venne ideato per creare ambienti rigogliosi che si inseriscono con naturalezza uno nell’altro. Nel Parco Paternò del Toscano si possono trovare terrazze con muretti a secco, fontane, stagni con ninfee, canali. Panchine in ceramica con i motivi tipici del territorio siciliano, vasi a teste di moro e tanto altro.
Vi sono diversi dislivelli fra il terreno lavico roccioso che venne sfruttato al meglio per creare l’intreccio di specie provenienti dall’Australia, dall’Africa, dall’America e dal Mediterraneo.
Le piante e i fiori, attentamente collocati in punti strategici del parco, creano particolari giochi di luci e ombre che provocano un’immensa suggestione. Si possono notare le perfette geometrie delle foglie e i particolari effetti che creano alcuni esemplari.
Negli ultimi anni è stata creata dalla Famiglia Paternò una parte completamente dedicata alla vegetazione succulenta. Questa novità ha dato così il via a numerose iniziative per far conoscere e continuare a vivere un luogo così magico.
Sono in corso dei nuovi progetti di allestimenti nel parco, per il divertimento dei più piccini. Nel giardino si possono anche trovare corsi di yoga, di pittura, presentazioni di libri e eventi privati.
Un luogo incantevole a pochi passi dall’Etna è anche il giardino più originale della provincia di Catania e non solo. Diversi turisti ogni anno vengono in questo parco per poter osservare la bellezza dell’opera del paesaggista. Inoltre, dal 1993 è diventato un luogo posto sotto tutela della Sovrintendenza dei Beni Ambientali della Regione Siciliana come giardino storico.
Come visitare il Parco
Il Parco è visitabile con tour guidati solo su prenotazione. La durata del giro è di circa un’ora e mezza e il costo del biglietto è di 10 euro.
Giulia Nari
Foto in apertura: pagina Facebook del Parco Paternò