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U Ballu di li Diavuli Prizzi io amo la sicilia

La Pasqua in Sicilia: tra riti e tradizioni

La festa della Pasqua è un appuntamento molto sentito in Sicilia dove, accanto al rinnovo dei riti di fede cristiana, si coglie l’occasione per godere di un momento di convivialità e buona tavola. Scopriamo insieme gli eventi in programma tra tradizioni, festeggiamenti e restrizioni a causa della pandemia. 

Quali sono le tradizioni pasquali più famose?

La Pasqua è una delle festività del culto cristiano cui sia la Sicilia sia i siciliani sono molto legati. A dimostrarlo, sono le numerose manifestazioni che accompagnano tutta la settimana santa. Nelle varie province si susseguono processioni tra le più famose a quelle meno conosciute, vissute ugualmente in modo molto profondo e che attirano visitatori da ogni parte d’Italia. A Trapani è diventata ormai celebre la processione dei misteri siciliani, una manifestazione di origine spagnola e che ormai è conosciuta oltre i confini della Sicilia. La ricostruzione della via crucis,composta da ben venti gruppi sacri, ha inizio il venerdì santo e dura per più di ventiquattro ore con un pausa il sabato prima di Pasqua.

Tra i riti più belli e suggestivi troviamo “U Ballu di li Diavuli di Prizzi”, una festa spettacolare che ha reso molto popolare questo paesino in provincia di Palermo. L’evento ha inizio nel primo pomeriggio della domenica di Pasqua e vede la figura della morte, vestita con una tuta gialla e una maschera a forma di teschio, aggirarsi per le strade accompagnate dai diavoli, ovviamente in tuta rossa. Il tutto accompagnato da canti, balli e scherzi. Da citare anche la Pasqua bizantina di Piana degli Albanesi, dove si conservano le tradizioni culturali, linguistiche e religiose dell’Albania da più di cinquecento anni. La processione degli incappucciati di Enna va in scena invece il venerdì santo, quando circa tremila confrati sfilano in un rito funebre di accompagnamento dei fercoli del Cristo e della Madonna al suono di canti popolari e marce funebri.

Pasqua e il cibo: cosa si mangia?

La Pasqua in Sicilia si festeggia anche e soprattutto a tavola. Il racconto delle tradizioni sono legate inevitabilmente alla settimana santa e alla domenica pasquale. Ogni città ha il suo cavallo di battaglia che non deve mancare assolutamente su tutte le tavole. Durante la sera del venerdì santo ad Agusta si mangia la pasta al nero di seppia (un richiamo al lutto per la morte di Cristo). Il pranzo domenicale non può non iniziare invece con un antipasto di olive cunzate, ovvero le olive schiacciate con sedano, carota, aglio e peperoncino. Ogni provincia poi ha la sua specialità: a Messina si mangia “u scuscieddu”, ovvero una minestra di origine francese preparata con il brodo di carne o di pollo, carne di livello tritata, ricotta e uova. Nell’agrigentino si prepara il tegame pasquale di Aragona, un elaborato piatto a base di rigatoni, tuma, pecorino e uova.

Nel menù pasquale siciliano non può mancare l’agnello al sugo con patate o il capretto al forno accompagnato dalle cipolline in agrodolce. Il must della tradizione siciliana sono poi i dolci: dalla regina delle tavole, ovvero la cassata, a quello tipico di questo periodo come la cuddura cull’ova, un dolce circolare al limone in cui al centro è posizionato un uovo col guscio che da tradizione le ragazze regalavano ai propri fidanzati. Per finire il famoso agnello al pistacchio, realizzato con il marzapane e riempito ovviamente di pistacchio.

Covid, Pasqua e Pasquetta in Sicilia: le regole da osservare

Quella che sta per arrivare sarà per gli italiani una Pasqua “quasi” normale. Se state organizzando qualche giorno di relax e divertimento in Sicilia vi ricordiamo cosa si potrà fare e alcune regole base. Dopo due anni e in occasione della Pasqua tornano le messe e le processioni religiose in Sicilia. In tutti i comuni però la scelta dei parroci resta comunque la precauzione e il buon senso. A causa dell’aumento di alcuni casi di contagio da covid a Modica e Scicli non ci saranno invece le tradizionali processioni. Sebbene dal 1 aprile siano cadute alcune restrizioni, è ancora d’obbligo la mascherina al chiuso. Stop al green pass rafforzato per sedersi al bar e ai ristoranti. Servirà invece il certificato verde completo delle tre dosi per le discoteche, cinema e teatro.

 

Davide Donnarumma

 

Credits foto in apertura: Io amo la Sicilia

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