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Pasqua: alcuni eventi in Sicilia

Paese che vai, usanza che trovi: questo detto ben si addice alla Sicilia. Infatti, a seconda della zona ci sono tradizioni peculiari pasquali, celebrate attraverso eventi molto folkloristici. Vediamone alcuni insieme.

La processione dei misteri a Trapani

Da più di 400 anni a Trapani si può assistere alla ”Processione dei Misteri”. Ritenuta la manifestazione religiosa italiana più lunga, si protrae per 24 ore dal venerdì al sabato. Questa si inserisce all’interno delle processioni della settimana santa, che hanno inizia il martedì e si susseguono fino alla domenica.

I quadri viventi di Buseto Palizzolo

In opposizione alla precedente, ecco una tradizione molto giovane in provincia di Trapani, che ha conquistato il cuore di tutti in pochi anni. Si tratta di una processione in cui i carri che attraversano le stradine nella domenica di Pasqua sono dei piccoli palcoscenici che raffigurano i Misteri pasquali. L’evento inizia alle 17 e va avanti per circa 6 ore.

U Nummu ru Gesù a Sortino

“Il Nome di Gesù” è una statua rappresentate il Cristo alla colonna fabbricata nel 1576. La tradizione racconta che essa fu ritrovata miracolosamente tra le macerie dell’antica Sortino rasa al suolo dal terermoto del 1693 e ora conservata nella navata laterale della chiesa di Santa Sofia.

Ogni anno, all’alba del venerdì santo, la statua viene portata in spalla lungo tutto il paese in processione. Nel dettaglio, alle 4 del mattino avviene la ”sciuta” dalla Chiesa del Cristo che, accompagnato dai canti e dalle fiaccole, viene trasportato per viuzze e stradine. Intorno alle 7, la statua viene ricollocata al suo posto, attraverso l’atto detto ”trasuta”.

La Sciaccariata di Ferla

La Sciaccariata di Ferla, paesino della provincia di Siracusa si svolge il sabato santo. Poco prima della mezzanotte, il Gesù Risorto viene portato in spalla lungo le vie illuminate del centro abitato, da numerose fiaccole accese, chiamate appunto “sciaccarre”. E di qui deriva il nome della celebrazione.

U Ballu di li Diavuli di Prizzi

U Ballu di li Diavuli di Prizzi” è una festa spettacolare che ha reso molto popolare l’omonimo paesino in provincia di Palermo. L’evento ha inizio nel primo pomeriggio della domenica di Pasqua e vede la figura della morte, vestita con una tuta gialla e una maschera a forma di teschio, aggirarsi per le strade accompagnate dai diavoli, ovviamente in tuta rossa. Il tutto accompagnato da canti, balli e scherzi. Il culmine avviene in Piazza Barone quando il Cristo Risorto e la Madonna si incontrano e accade una disputa fra angeli e diavoli, che vede trionfare il bene.

La Pasqua bizantina a Piana degli Albanesi

I rituali pasquali in questa zona sono molto antichi e altrettanto legati all’etnia originaria. Le celebrazioni liturgiche della Pashkët sono in lingua greca e, fra i tanti avvenimenti, spiccano alcuni più significativi. Ad esempio, la lavanda dei piedi (giovedì santo), la Resurrezione di Lazzaro (venerdì santo). Ma anche, le celebrazioni con i canti funebri albanesi e l’uso di strumenti di legno di origine bizantina. E il corteo di donne vestite con abiti albanesi del ‘400 per la domenica di Pasqua.

La processione degli incappucciati di Enna

La processione degli incappucciati di Enna va in scena il venerdì santo, quando circa tremila confrati, con indosso tuniche ampie e cappucci bianchi, sfilano in un rito funebre di accompagnamento dei fercoli del Cristo e della Madonna al suono di canti popolari e marce funebri.

Le Barette e la Festa del Giudeo di Messina

La tradizione delle “Barette” risale al 1610, ai tempi della dominazione spagnola. Il suo nome deriva dalla Via Crucis originaria in cui venivano portate a spalla un’immagine dell’Addolorata e un simulacro di bara con il Cristo. Oggi è composta da circa 11 gruppi statuari raffiguranti la passione di Cristo.

Invece, la Festa del Giudeo ha il suo culmine il mercoledì, giovedì e venerdì Santo, quando gli abitanti indossano le vesti del Giudeo e, con giubba e calzoni di mussola rossa, percorrono le strade del paesino. Lo scopo è quello di ricordare la figura del flagellatore che si scagliò contro Gesù.

La Processione della Real Maestranza di Caltanissetta

Questo rito molto particolare si svolge il mercoledì santo e deve le sue origini al 1551, quando fu creata una milizia cittadina contro l’assedio turco. Questa ”Real Maestranza” era costituita da artigiani e guidata da un capitano d’armi, di solito nobile. Ogni anno viene scelto un Capitano diverso e questo gode di alcuni privilegi durante la settimana santa, fra cui l’avere le Chiavi della città di Caltanissetta, la spada, la fascia tricolore e la nomina a Cavaliere della Repubblica.

La Madonna vasa-vasa di Modica

“Vasa” in siciliano vuol dire “bacia”. Questa tradizione modicana si celebra durante la domenica di Pasqua e culmina con il “bacio di Mezzogiorno”, alle 12 appunto, fra la Madonna e il Cristo Risorto.

 

Queste sono solo alcune delle celebrazioni che hanno luogo nella nostra regione nel periodo di Pasqua. Una per una, tutte da scoprire!

 

Foto in apertura di: tp24.it

 

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