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riserva dello zingaro

La selvaggia costiera della Riserva dello Zingaro

Nella provincia di Trapani, tra il borgo marinaro di Scopello e l’ambita meta turistica di San Vito lo Capo, sorge la Riserva dello Zingaro. I 1700 ettari di zona protetta, estesi per 7 chilometri di costa tirrenica, accolgono il turista in un luogo selvaggio, senza tempo in cui la natura è l’unica protagonista.

La prima riserva naturale della Sicilia

Quella della Costa dello Zingaro, oltre a essere un paradiso terrestre, rimane uno dei pochi tratti costieri siciliani senza strade litoranee. Ma nel 1976, la proposta di costruirne una che percorresse tutto il litorale rischiò di deturpare il paesaggio.

Grazie alle numerose iniziative ambientali e proteste da parte dei cittadini di Scopello e di San Vito lo Capo, il progetto fu respinto. Nel 1981, l’Azienda Regionale Foreste Demaniali istituì la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, prima in Sicilia volta alla tutela di un territorio fondamentale per l’ecosistema dell’Isola.

Un viaggio attraverso la natura 

La Riserva Naturale dello Zingaro è un viaggio attraverso scenari mozzafiato. Il nome “zingaro” deriva dal piacere dell’avventura. Qui il rossastro dei monti incontra l’intenso azzurro del mare.

La macchia mediterranea è l’elemento cardine del luogo. I mandorli, gli olivastri, i carrubi, i frassini e gli alberi da sughero si mescolano all’eleganza delle 25 specie di orchidee e alle palme nane. Quest’ultime sono il simbolo indiscusso del parco, sia per la loro diffusione, sia per l’antico utilizzo delle loro foglie da parte degli agricoltori di un tempo.

Dietro una flora rigogliosa si nasconde una fauna importante. In questo fazzoletto di terra nidificano volatili come la Poiana, il Nibbio, il Gheppio, il Barbagianni, la coloratissima Cinciallegra e la vulnerabile Aquila del Bonelli. Ma anche piccoli mammiferi come conigli selvatici, donnole, volpi e ricci. 

Sicuramente la presenza di questi esemplari arricchisce il valore della zona protetta, rendendola uno scrigno di biodiversità dalla forte bellezza naturale.

La Riserva Naturale e i suoi tre sentieri

La Riserva, sviluppata lungo tutta la costa da Castellammare del Golfo a San Vito lo Capo, presenta due ingressi. Il primo a sud distante un chilometro da Scopello ed un altro a nord a 12 chilometri da San Vito lo Capo.

L’ente del parco consente ai turisti di vivere una magica esperienza in base alle proprie preferenze. A rendere unico questo anfratto di terreno sono i tre sentieri panoramici, di differente durata ed intensità.

Sentiero costiero

Il Sentiero Costiero, lungo 7 chilometri, è il più semplice ed accessibile con una durata massima di due ore. Permette di visitare le sette calette naturali della Riserva, la Grotta primitiva dell’Uzzo, il Museo dell’Intreccio e molto altro ancora.

Percorso di mezza costa

Lungo 8,5 chilometri, il Percorso di mezza costa è un sentiero di media difficoltà e dalla durata di quattro ore e mezza. É qui che si conosce l’eterogeneità del territorio, grazie alla strada panoramica. Inoltre, seguendo le indicazioni di raggiunge l’antico villaggio agricolo di Borgo Cusenza e Contrada Sughero.

Percorso alto

Il Percorso alto, con i suoi 17 chilometri e sette ore di percorrenza, richiede forza ed esperienza in trekking. I suoi impegnativi sentieri in salita raggiungono le cime di Monte Speziale (914 mt), Monte Passo del Lupo (868 mt) e Monte Scardina (680 mt).

I musei della Riserva e le sue sette calette naturali

Originariamente la Costa dello Zingaro ospitava diversi insediamenti umani. La maggior parte di questi, in base alla posizione dei loro villaggi, svolgeva lavori legati alla pesca o all’agricoltura. A testimoniare tali radici sono i cinque musei presenti lungo i sentieri. 

Entrando da Scopello troviamo il Museo Naturalistico dedicato all’Etnobotanica dello Zingaro. Successivamente, il Museo della Manna, il Museo dell’Intreccio, il Museo della Civiltà Contadina e per ultimo il Museo delle Attività Marinare

A far da cornice è il mare cristallino delle sette Calette Naturali dello Zingaro. Partendo dall’ingresso del sentiero sud troviamo:

  • Cala Capreria, ad un 1,4 chilometri dal botteghino e vicina al Museo Naturalistico, generalmente molto affollata.
  • Cala del Varo, a 2 chilometri dall’ingresso e raggiungibile solo via mare.
  • Cala della Disa, a 3,5 chilometri dagli ingressi nord e sud è caratterizzata da due insenature divise da una parete rocciosa e una spiaggia di ciottoli bianchi e mare turchese.
  • Cala Beretta, posta al centro della costa. La più selvaggia delle calette anch’essa con ciottoli bianchi e scogliera.
  • Cala Marinella, a 3,5 chilometri da San Vito lo Capo, non dotata di spiaggia, ma adatta allo snorkeling.
  • Cala dell’Uzzo, prende il suo nome dall’omonima grotta limitrofa. Si trova a 2 chilometri dall’ingresso nord e a pochi passi dal Museo della Civiltà Contadina. Presenta una meravigliosa spiaggia facilmente raggiungibile.
  • Cala Tonnarello dell’Uzzo, esattamente prima del Museo delle Attività Marinare e a 700 metri dal botteghino nord. Questa generalmente è la meta più affollata del percorso.

Informazioni e consigli per visitare la Riserva dello Zingaro

La Riserva dello Zingaro apre dalle 7:00 alle 19:00, il prezzo del ticket è di €5. Subito dopo aver pagato viene fornita una mappa raffigurante i tre sentieri e i punti d’interesse.

È consigliabile scegliere il percorso in base alle proprie capacità e condizioni fisiche. Nel parco non sono presenti servizi igienici o attività ristorative. Soprattutto d’estate fa molto caldo, dunque è opportuno procurarsi acqua a sufficienza per la lunga camminata.

Un abbigliamento ideale, composto da indumenti comodi e scarpe da ginnastica, agevola la traversata dei sentieri leggermente scoscesi. Inoltre per le spiagge sono necessarie le scarpe da scoglio.

Nei mesi di luglio e agosto le calette sono molto affollate. Per chi si vuole godere a 360° la natura è raccomandabile visitare la Riserva nel mese di giugno o meglio in primavera e autunno.

Una volta entrato, il turista diventa ospite di questo paradiso terrestre. È necessario comportarsi da tale a nome di un turismo sostenibile. Non bisogna assolutamente inquinare o appiccare fuochi: ogni passo falso, oltre ad essere sanzionato, potrebbe arrecare disastri ambientali permanenti. 

La Riserva dello Zingaro in barca

Per chi vuole rilassarsi e visitare la Riserva senza troppa fatica, c’è la possibilità di prenotare un tour in barca. Le imbarcazioni consentono ai vacanzieri di godere della bellezza delle Piscine di Venere, i Faraglioni di Scopello e di tutte le piccole insenature che offre la costa. Una nota in più è sicuramente legata alla possibilità di poter fare snorkeling, scoprendo la meravigliosa fauna marina del mare siciliano.

Molte delle escursioni guidate partono dal molo di San Vito lo Capo. Tra queste citiamo HippoCampus di Susan e Mauro. Da anni conducono i vacanzieri alla scoperta della Costa dello Zingaro, della Tonnara di Scopello, della Riserva di Monte Cofano e del Golfo di Macari. Per maggiori info cliccare qui.

 

 

Luca Russo

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