Expo Dubai: la Sicilia del turismo è protagonista
Al padiglione Italia dell’Expo di Dubai, la Regione Siciliana ha calato gli assi dalla manica mettendo in mostra i propri tesori. Tra turismo, cultura e innovazione si è pensato alla Sicilia del futuro partendo ovviamente dal patrimonio culturale immenso di questa terra magica.
I tesori di Sicilia in mostra all’Esposizione Universale
Un’installazione visiva totalmente interattiva e coinvolgente dove poter mostrare le bellezze siciliane a tutto il mondo. Lo spettatore si trova immerso tra i mosaici siciliani come quelli della Cappella Palatina di Palermo o del Duomo di Monreale, passando tra i reperti del Parco Neapolis di Siracusa. L’Isola è stata protagonista all’Expo Dubai con il Regional Day dedicato all’isola al Padiglione Italia dell’esposizione universale. “La Sicilia credo che appartenga al mondo. La sua bellezza, la sua storia che stiamo raccontando anche qui all’Expo credo che possa appartenere davvero a tutti”, ha detto Manlio Messina, assessore del Turismo, dello sport e dello spettacolo anche lui presente negli Emirati Arabi. “Il bello della Sicilia credo sia anche il fatto che si possano percorrere millenni di storia nella bellezza. Di questo siamo molto orgogliosi” e “nonostante la pandemia, cerchiamo di raccontare questa bellezza nel mondo”.
Il teatro di Sicilia: la tradizione che avanza in chiave moderna
Dai teatri dell’antichità a quella dei Pupi, da Bellini a Pirandello, a Dubai è andato in scena anche la storia del teatro siciliano riportato alla ribalta attraverso una mostra nel Padiglione Italia dell’Esposizione Universale. Le Orestiadi di Gibellina e l’Opera dei Pupi, sono due tra le realtà più significative del teatro siciliano. In esposizione anche un’opera di Arnaldo Pomodoro: il costume di Enea per la tragedia di “Didone, regina di Cartagine” di Christopher Marlowe, del 1986. Il teatro può essere ancora protagonista nel 2022? Certo che sì, perché senza storia non si può comunicare in modo corretto anche nella modernità. L’Expo di quest’anno ha dato la possibilità di promuovere la Sicilia in tutti i suoi punti cardine, non tralasciando nulla e confermando la strategia che questa Regione confermerà anche per il futuro che passa attraverso anche la cultura del teatro.
La Sicilia dopo la pandemia. Da dove ripartire?
L’occasione è stata d’oro. Promuovere la Sicilia in un evento mondiale è il giusto modo per ripartire dopo due anni di emergenza pandemica. Una regione che vive di turismo, proprio come quella siciliana, ha enormemente risentito del calo delle presenze, soprattutto di stranieri, che hanno un potere d’acquisto diverso rispetto al turista nazionale. Ripartire dall’offerta trasversale che propone la Sicilia: da quella naturalistica alla paesaggistica, dal settore enogastronomico a quello storico culturale, facendo leva sull’economicità di un Regione che comunque si è attestata come protagonista del turismo italiano nel 2021. “A Dubai la Sicilia ha voluto far vedere le grandi possibilità che ha come terra di accoglienza”, ha sottolineato Sandro Pappalardo, responsabile per i progetti di Expo Dubai del governo della Regione Siciliana. “Noi siamo una regione fortunata, perché dal punto di vista turistico abbiamo veramente tutto quello che un visitatore può ricercare: città d’arte, piccoli borghi, un entroterra veramente interessante, il nostro vulcano Etna, le nostre isolette che sono dei paradisi”. Un vero e proprio patrimonio, diventato all’Expo, mondiale e accessibile a tutti.
Davide Donnarumma