Sicilia e turismo accessibile: la sfida post Covid-19
La pandemia, le norme antiCovid e le nuove abitudini hanno costretto anche il turismo a riorganizzare i propri asset. La Sicilia riparte dall’ospitalità accessibile a tutti, tra startup innovative e ostacoli ancora da superare.
Turismo in Sicilia: la nuova ricetta della ricettività
Se lo scorso anno gli operatori del turismo hanno dovuto adeguarsi alle nuove regole di viaggio, focalizzando la nuova attenzione sulla salute e sicurezza, oggi la parola d’ordine è quella dell’accessibilità.
Avete mai pensato alle difficoltà che hanno le persone disabili nel dover affrontare una semplice salita di albergo? O le numerose variabili da tenere conto nella pianificazione di un viaggio? Ebbene, la Sicilia si prepara ad affrontare questa nuova stagione con l’obiettivo di includere nel mercato del turismo sia le persone che sono portatori di handicap, ma anche mamme con bambini che necessitano di strutture e servizi al pari di quelli per i disabili.
Uno degli esempi di disabilità non evidente è quello della celiachia che solo in Italia si aggira intorno ai seicentomila casi e di cui le strutture ricettive devono tener conto inevitabilmente, stilando menù appositi e offrendo un tipo di alimentazione mirata.
“Se il turismo accessibile significa turismo per tutti, senza barriere e senza discriminazioni, in Sicilia attraverso la nostra associazione abbiamo cercato di operare in tal senso, con l’impegno di rimuovere tutte le barriere che limitano le opportunità di spostamento delle persone con e senza disabilità, tramite la creazione di un vero e proprio modello di riferimento”. Queste le parole di Bernadette lo Bianco presidente dell’associazione “Sicilia turismo per Tutti”. Viaggiare in Sicilia deve essere possibile e un vantaggio per tutti.
Siracusa: la città più accessibile della Sicilia
Siracusa è a tutti gli effetti la città più accessibile della Sicilia e non solo. Insieme a Cremona, Ferrara e Torino è stata inserita dall’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro) tra i fiori all’occhiello nell’ambito del turismo a misura di disabile.
L’obiettivo è stato quello di abbattere qualsiasi barriera e permettere a tutti di usufruire dell’intera bellezza del panorama siracusano. Una delle iniziative più significative è sicuramente quella di “Mare per tutti”, che vede ogni anno la sinergia dei diversi attori della città (dalle istituzioni ai gestori di stabilimenti balneari) per consentire a chiunque di poter accedere sulle spiagge, lidi e mete a prescindere dalle possibilità fisiche.
Siracusa è in prima linea, e tra i luoghi già completamente accessibili ci sono: il Parco Archeologico della Neapolis, l’Anfiteatro Romano e il Teatro Greco, in cui gli spettatori possono assistere alle rappresentazioni tradotte anche nella lingua dei segni. Un turismo che può essere definito “sensibile” e alla portata di tutti, con la speranza che possa diffondersi in tutto il territorio siciliano.
Sulla scia di Siracusa si sono adeguati anche il sito della Valle dei Templi e la Villa Romana del Casale. Sull’Etna invece ci sono alcuni percorsi resi visitabili anche da persone in carrozzina. Dalla Cattedrale di Noto al Duomo di Sant’Agata a Catania, dalla Cattedrale di Palermo a quella di Cefalù, sono tutti provvisti di percorsi che permettono a tutti di visitare questi luoghi unici della Sicilia.
La situazione in Italia: a che punto siamo?
Sono circa centoventisette milioni le persone in Europa con “access need” e ben dieci milioni in Italia. Un numero che però raddoppia visto che quasi mai viaggiano da soli ma sono sempre in compagnia di parenti, amici o compagni di viaggio. Di solito la media di permanenza di vacanza è di circa dieci giorni, e quindi è visibile a tutti che c’è una fetta di mercato potenziale. Ma in Italia siamo pronti?
C’è ancora molto da fare. Sebbene il sistema di trasporti, sia aereo che ferroviario, si sia subito adeguato per dare assistenza, per quanto riguarda le strutture ricettive non tutte risultano ancora oggi in grado di accogliere turisti diversamente abili. Non mancano però alcune startup virtuose nate soprattutto per migliorare l’esperienza delle persone meno privilegiate. è questo il caso della palermitana bookingbility.com, una struttura web pensata per permettere di trovare la sistemazione più idonea e adatta alle esigenze dei turisti disabili.
La strada è ancora lunga e bisogna continuare su questa strada. L’obiettivo è mettersi in pari quanto prima con le principali città europee e per questo bisogna incentivare e convincere anche chi ancora non si è attivato.
Davide Donnarumma