Sei architetture siciliane moderne davvero imperdibili!
Per gli appassionati di architettura moderna, ecco qui alcune delle opere imperdibili realizzate da grandi architetti che hanno lasciato un segno sul territorio siciliano.
Pensando alla Sicilia ci immaginiamo un patrimonio architettonico che parla di storia, come il Duomo di Siracusa o il Templi di Agrigento. Gli esempi potrebbero essere davvero molti, ma molto spesso lasciano in secondo piano le architetture contemporanee e moderne che offrono altrettanti edifici meravigliosi dal punto di vista architettonico e ingegneristico.
Vediamo assieme alcune costruzioni da non perdere!
Giancarlo De Carlo, recupero del Monastero dei Benedettini
Il Monastero dei Benedettini è stato sottoposto a un recupero per 25 anni. L’architetto De Carlo fu inviato dall’Università di Catania al Monastero dei Benedettini negli anni ’80 per iniziare la ristrutturazione. Le ultime parti del progetto furono ultimate nei primi anni del 2000.
L’intervento introdusse elementi contemporanei che si uniscono a quelli antichi, creando un dialogo tra le stratificazioni del passato e del presente.
Le soluzioni di De Carlo puntano al riuso in cui ogni più piccolo particolare, acquisendo un valore quasi narrativo.
Italo Lanfredini, Labirinto di Arianna
Vicino al borgo di Castel di Lucio nel Parco dei Nebrodi, c’è un immenso labirinto da percorrere: il Labirinto di Arianna, una delle 11 opere del progetto Fiumara d’Arte. Più che essere un’architettura si tratta di un lavoro artistico, che trae origini dal mito di Teseo ed Arianna.
L’opera collegata alla storia antica rappresenta nel presente un percorso artistico e interiore. Chi accede al parco, lungo il cammino si porrà delle domande che riguardano la propria esistenza. Arrivati al centro della spirale si troverà un ulivo, simbolo di saggezza e conoscenza per l’Antica Grecia, che è il fine ultimo del viaggio interiore.
Farm Cultural Park
Dal 2010 i vicoli del centro storico di Favara sono animati da una rigenerazione urbana. La Farm Cultural Park è un progetto che ha creato una comunità di artisti internazionali che grazie agli abitanti della cittadina sviluppano diverse iniziative, come la scuola di architettura per bambini SOU alla mostra biennale Countless Cities. Così Favara è diventata in poco tempo una culla di innovazione e uno dei centri siciliani nuovi del contemporaneo. Da quest’anno, vi è anche una sede a Mazzarino.
Micheal Andrault e Pierre Parat, Basilica Santuario Madonna delle Lacrime
Progetto degli architetti francesi Micheal Andrault e Pierre Parat nel 1957, completata solo nel 1994 per via di rallentamenti, la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa è un’opera unica nel suo genere. Uno dei diversi motivi di una tarda realizzazione di cantiere, è stato lo stile brutalista dell’opera che scatenò, fin dall’inizio del bando, diverse polemiche da parte dei cittadini che giudicavano e giudicano ancora oggi l’opera come un “mostro di cemento armato”.
Il Santuario è una costruzione molto ardita e complessa, che può essere semplificata geometricamente da un paraboloide iperbolico, alla cui base vi è la cripta di 71.4 m di diametro e 74.3 m di altezza dal piano di calpestio. Le opere e gli studi strutturali sono state fatte dall’ingegner Riccardo Morandi.
Álvaro Siza e Roberto Collovà, Piazza Alicia e ricostruzione della Chiesa Madre
Forse si tratta di uno dei migliori progetti di risanamento infrastrutturale di una città. Successivamente al terremoto in Sicilia nel 1968 vennero elaborati diversi progetti di risanamento, ma il tentativo di riorganizzazione pubblica di un piccolo borgo era alquanto complessa vista la particolare clausola di conservare l’atmosfera locale. La città rimase stupefatta dal progetto dei due architetti e di come abbiano compreso appieno l’idea di percezione del luogo antico e di ridefinizione con elementi nuovi senza sconvolgere la storia.
Pier Luigi Nervi, Hangar di Pantelleria
Le opere pubbliche più importanti di Nervi in Sicilia sono le aviorimesse a Marsala e a Pantelleria per conto della Regia Marina. Per queste infrastrutture, Pier Luigi Nervi applicò soluzioni davvero innovative nella progettazione di ampie volte di copertura, caratterizzate da archi in cemento incrociati. Le sperimentazioni che fece consentirono di ridurre al minimo i punti di appoggio, aumentando così le luci, ovvero la distanza da un muro all’altro, destinate a ospitare gli aerei.
L’opera oggi è utilizzata dal Comune di Pantelleria per manifestazioni e mostre aperte al pubblico.
Scrivici nei commenti se hai mai visitato una di queste architetture!
di Giulia Nari