2023, ti stiamo aspettando!
Il 2023 è ormai alle porte: ancora pochi giorni, poche ore, pochi minuti e pochi secondi per salutare un altro anno che sta giungendo al termine. E quale miglior modo per accogliere quello nuovo se non seguendo alcune pratiche della tradizione siciliana?
Le tradizioni siciliane per l’ultimo giorno dell’anno
Manca poco a Capodanno e c’è chi sceglie di festeggiarlo in famiglia, chi con gli amici, chi si concede qualche giorno in giro per l’Europa, per accoglierlo in un modo diverso dal solito. Ci sono però delle cose che non cambiano mai, come, ad esempio, alcuni piatti portafortuna o riti scaramantici per augurarsi il meglio per l’anno che verrà.
I piatti della tradizione
Si sa, la Sicilia vince su qualsiasi altra cucina (sì, siamo decisamente di parte): olive, salumi, caponata, panelle e chi ne ha più ne metta! Il cenone inizia con cibi adatti al cosiddetto spizzuliare, perfetti per piluccare qua e là, in compagnia di un buon vino.
Alcune delle ricette più tipiche vedono protagonisti il baccalà fritto, le crispelle di acciughe e ricotta, le lasagne, gli anellini di calamari e la cosiddetta pasta n’casciata (o pasta al forno), propria della zona di Messina.
Un altro piatto che spesso si trova sulle tavole siciliane è il farsumagru, un polpettone di carne di manzo ripieno di uova, lardo e caciocavallo, arrotolato e cotto in padella.
Gettonata è poi l’insalata di arance, considerata di buon auspicio, e le classiche lenticchie, da assaporare per augurarsi ricchezza per l’anno a venire.
E poi, i dolci: pasticceria mignon, cannoli, torroni, cassate siciliane e paste di mandorla. Vero protagonista è anche il buccellato siciliano. Si tratta di un dessert tipico delle festività natalizie, preparato in tantissime varianti diverse. Quella classica prevede un impasto di pasta frolla ripieno di fichi secchi, frutta secca, miele, cioccolato e zuccata.
I riti scaccia-sfortuna
La Sicilia è una terra scaramantica: sono numerosi, infatti, gli oggetti e i riti praticati per scacciare il malocchio e la sfortuna. Non sorprende quindi che ci siano delle pratiche da seguire per attirare tutta la fortuna possibile in occasione dell’arrivo di un nuovo anno.
Alcuni, per augurarsi un buon avvenire, preparano 12 acini d’uva da mangiare rigorosamente allo scoccare della mezzanotte, per sperare in una buona sorte durante tutti i mesi a venire. Altri, in cerca del vero amore, aprono e mangiano un melograno. Il melograno era, non a caso, simbolo di fertilità, femminilità e maternità nell’antica Grecia ed era considerato un frutto sacro alle divinità femminili, come Era e Afrodite.
C’è poi chi rompe i piatti, per lasciare al passato le cose vecchie e fare spazio a quelle nuove, chi indossa biancheria rossa e chi si bacia sotto il vischio alla fine del conto alla rovescia.
Non bisogna poi dimenticare di concludere il 2022 e iniziare il 2023 con una bella partita a tombola o con una giocata a carte: un buon modo per mettere alla prova i riti scaramantici e verificare che funzionino!
Insomma, 2023, siamo curiosi e impazienti di conoscerci e ci stiamo preparando al meglio per accoglierti con calore e entusiasmo. Non deluderci, ci vediamo presto!
di Beatrice Saura