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Le Terme di Sciacca: alla scoperta di un tesoro perduto

Un luogo unico al mondo, conosciuto sin dal tempo dei Greci, che sfrutta le sorgenti termali della famosa cittadina di Sciacca, in provincia di Agrigento. Oggi tra bilanci in perdita e abbandono da parte della politica, questo “tesoro” rischia di andare perduto. Scopriamo insieme uno dei tanti patrimoni siciliani purtroppo sconosciuto a molti.

La storia: dai Greci ai giorni nostri

Le Terme di Sciacca sono probabilmente le più antiche al mondo, apprezzate e note sin dai tempi dei Greci. Disegnate dall’architetto ateniese Dedalo, giunto dopo la fuga dal labirinto di Creta e la perdita del figlio Icaro.

In epoca medievale, precisamente nel Cinquecento, San Calogero faceva qui curare gli infermi con l’uso delle stufe, ovvero le grotte vaporose che si trovano sul monte Kronio e che rendono unico il complesso termale.

L’utilizzo delle acque sulfuree dell’Acqua Santa attirò subito moltissime persone da ogni parte della Sicilia. Per lungo tempo la struttura restò allo stato brado e selvaggio, e solo tra fine Settecento e inizio Ottocento, grazie agli studi di alcuni scienziati che ne evidenziarono le qualità terapeutiche, avvenne un ampliamento strutturale e un abbellimento architettonico che quest’angolo naturale si meritava.

Il secolo Novecento conferma le aspettative e rende Sciacca a tutti gli effetti una realtà turistica-termale, grazie non solo ad interventi dal punto di vista urbano ma anche alla creazione di strutture ricettive e ricreative.

Ma, verso la fine degli anni Cinquanta il Comune, impossibilitato dal punto finanziario ad avviare nuove iniziative, decise di vendere questo patrimonio alla Regione Siciliana, che però riscontrò difficoltà nella gestione delle strutture alberghiere nate vicino alle terme e alle stufe. Fortunatamente, negli anni Settanta Sciacca divenne nuovamente una meta privilegiata per tutti coloro che volevano usufruire di un turismo balneare e termale riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale. E oggi?

Il triste abbandono delle istituzioni: l’epilogo di una fine annunciata

C’erano una volta le Terme di Sciacca. Il lento declino è dovuto a un mix di una gestione che ha causato l’accumulo di debiti importanti e a scelte politiche probabilmente poco adatte alla situazione. Partiamo dal ruolo passato della Regione Siciliana, la quale è stata proprietaria del complesso termale per diversi anni. Purtroppo, finito il periodo del termalismo convenzionato con la sanità pubblica, non è riuscita a trovare un partner privato in grado di lanciare le terme nella sfida degli anni 2000, che si focalizza di più sul benessere. Le istituzioni, in secondo luogo, non sono riuscite a selezionare figure di gestori specializzati, che avrebbero potuto risollevare le sorti di un patrimonio non solo del territorio saccense, ma anche siciliano. La storia poi ci parla di bandi deserti e tentativi di rianimare un malato considerato da molti “terminale”, ma che ha solo bisogno di un supporto da parte di tutti. Al governo regionale attuale l’arduo compito di fare l’ultimo tentativo a riguardo e cercare di attrarre imprenditori qualificati.

Il turismo termale in Sicilia: ecco la situazione

Diciamolo subito: il turismo termale nella Regione Siciliana risulta una risorsa a dir poco inutilizzata. Se da una parte i viaggiatori scelgono l’Isola dello sbarco dei mille per le bellezze culturali ed enogastronomiche (come già riportato in un interessante articolo all’interno del nostro blog),  ancora troppo poco sono sfruttate le sorgenti naturali e i percorsi terapeutici.

«La Sicilia ha un fortissimo richiamo attrattivo, anche per il turismo termale, ma una offerta che è decisamente carente, soprattutto a confronto di altre regioni». «La nostra ferma volontà – aggiunge il presidente della Regione Musumeci – è potenziare e arricchire gli impianti termali siciliani che devono diventare attrattori turistici e fonte di reddito per i tanti operatori dell’Isola». 

Non solo Sciacca, ma anche quelle di Acireale e Termini Imerese in provincia di Palermo, sono solo alcuni esempi di realtà da un potenziale immenso che, per rimanere in piedi, dovranno superare la visione arcaica delle terme. Oggi si deve tener conto tanto dei trattamenti terapeutici quanto e soprattutto di quelli del benessere, frequentati non solo da chi necessita di cure termali specifiche, ma anche da parte di chi decide di trascorrere un weekend in completo relax e cura della persona.

 

 

di Davide Donnarumma

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