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Il Giardino della Kolymbethra: piccolo gioiello della Valle dei Templi

Il Giardino della Kolymbethra è un parco archeologico e agricolo situato in un piccolo avvallamento all’interno della nota Valle dei Templi ad Agrigento. La sua storia ha origini antichissime e la sua bellezza è tale da averlo reso una delle mete imprescindibili dei Grand Tour settecenteschi. Infatti, l’Abate di Saint Non nei suoi scritti paragona il luogo della Kolymbethra all’Eden e a un angolo della Terra Promessa.

Il Giardino, quindi, è considerato da sempre un raro gioiello naturalistico e paesaggistico. Ma cosa significa Kolymbethra? Il termine di origine greca vuol dire piscina, in riferimento al vivaio di pesci abitato da volatili di varie specie, così come la descrive Diodoro Siculo. 

Nel 1999, dopo un lungo periodo di abbandono, il parco è stato affidato al Fondo Ambiente Italiano (FAI). L’associazione senza scopo di lucro, ha messo in atto un progetto di ingegneria naturalistica finalizzato alla “riemersione” delle acque.

Attraverso un sistema di saje e cunnuti, piccoli canali in terracotta e il recupero dei due acquedotti feaci, la variegata vegetazione del Giardino della Kolymbethra è costantemente irrigata. Inoltre questo progetto ha permesso il recupero dell’ipogeo, lungo 185 metri e visitabile con la guida di esperti speleologi.

Il sito archeologico e agricolo

Se ti stai chiedendo cosa c’è da sapere sulla Valle dei Templi, sicuramente vale la pena scoprire il Giardino della Kolymbethra.

Visitare il parco significa fare un’esperienza sensoriale unica, passeggiando per circa 5 ettari tra le piante più belle della macchia mediterranea. Il tutto circondati dalla storia e dai monumenti. Superati il Tempio dei Dioscuri Castore e Polluce e il Tempio di Vulcano, infatti, è facile trovarsi immersi in una fitta vegetazione fatta di agrumeti, ulivi, mandorli e altro ancora tra fiori e arbusti. 

Ma ai turisti la piccola valle con le sue bellezze naturalistiche ha da offrire molto di più. Ad esempio è possibile godere di un ottimo pranzo a base di prodotti tipici della Sicilia Occidentale come muffuletti cunzati, pane casereccio con olio e formaggio, cuddiruni cu i zarchi, pizza farcita con verdure selvatiche, patate e cipolla e mbuliata, pane croccante con olive nere, salsiccia, olio e pepe. Per garantire questo servizio, infatti, è predisposta un’area attrezzata tra alberi di agrumi e piante di alloro così da permettere di rivivere antiche atmosfere della tradizione contadina isolana.

Per poter portare a casa gli odori e i sapori del Giardino della Kolymbethra, inoltre, è possibile acquistare anche prodotti ricavati dai frutti del parco, come le marmellate di agrumi e l’olio d’oliva.

Grazie all’attività di tutela e valorizzazione del FAI, nel giardino si svolgono diverse manifestazioni legate al mondo contadino e agli antichi mestieri. Inoltre durante i mesi estivi diventa sede di eventi d’interesse letterario e culturale. Per gli amanti delle letture sotto le stelle e concerti fino a tarda notte, sicuramente la visita al bene paesaggistico può essere davvero molto suggestiva.

Cenni storici

La storia del Giardino della Kolymbethra ha origini antichissime. La fonte più attendibile è Diodoro Siculo che nella sua opera più famosa parla dei lavori di ristrutturazione della Kolymbethra. Dopo la Battaglia di Himera del 480 a.C., il tiranno Terone ha avviato dei lavori di recupero della valle commissionando l’Acquedotto Feace per convogliare le acque e alimentare la piscina.

Opera del deposta sono anche i templi della città di Akragas, l’attuale Agrigento, e degli ipogei per la raccolta delle acque. Luogo di villeggiatura di tiranni e abitanti akragantini, dopo un secolo dal noto conflitto contro Cartagine, la vasca è interrata e adibita ad orto. Da allora non si hanno più notizie.

Per avere nuovamente informazioni sulla sorte del Giardino della Kolymbethra, si deve attendere il Medioevo e l’Età Moderna. Nel 1100, la zona è utilizzata a canneto mentre nel XVI secolo è un hortie abaziae in quanto orto adattato ad agrumeto del convento della Badia Bassa.

Negli ultimi decenni del Novecento è abbandonato dagli agricoltori locali dopo secoli di coltura intensiva. Si deve attendere il 1999 quando la Regione Sicilia affida per venticinque anni il bene al FAI al fine del recupero del giardino e della sua manutenzione.

Nel 2007 e nel 2009, il Giardino della Kolymbethra è nominato parco più bello d’Italia, insieme ad altri 10 beni culturali.

Il giardino

Gli ettari per cui si estende il Giardino della Kolymbethra si suddividono in cinque zone in base all’uso del suolo. Queste sono:

  • zona dell’agrumeto: qui sono presenti alberi di arance, mandarini, limoni e di altri agrumi e la caratteristica è la loro fioritura più volte durante il corso dell’anno; inoltre sono presenti anche alberi di gelsi, susine e nespole;
  • zona del mandorleto-uliveto: il mandorlo e l’olivo costituiscono la maggior parte della componente vegetale in quanto altamente adattabili al clima siccitoso della Valle dei Templi. Questa area si trova sulle pareti scoscese della Kolymbethra e copre il 18% del terreno;
  • zona della macchia mediterranea: in questo settore la vegetazione è spontanea ed è costituita da piante e arbusti in grado di sopravvivere a lunghi periodi di siccità. Tra questi ci sono in prevalenza carrubi e alloro ma si può trovare anche la palma nana che costituisce un’eccezione;
  • zona con vegetazione ripariale: questa si snoda lungo i corsi d’acqua presenti nel giardino ed è costituita da piante idrofile come la canna e il ricino;
  • zona con vegetazione rupestre: è costituita da piante che crescono sulle pareti rocciose. In particolare quelle della Kolymbethra sono fatte di calcarenite, pietra porosa su cui crescono piante come il cappero, la palma nana e la ginestrella comune.

Fruizione e orari di apertura

Se ti stai chiedendo se è necessario prenotare in anticipo per visitare il Giardino della Kolymbethra, ti assicuriamo che non serve. Anzi consigliamo di fare più di una visita al bene naturalistico in quanto ogni stagione regala diverse emozioni in base al ciclo del sole e della vegetazione.

Quindi quali sono gli orari di apertura del Giardino della Kolymbethra?

Il parco è visitabile tutti i giorni, ad esclusione del mese di gennaio, dalle ore 10.00 alle ore 17.00. La chiusura è posticipata alle ore 19.00 nei mesi estivi e anticipata alle ore 14.00 durante il periodo invernale.

Il costo del biglietto è di 5 euro e c’è la possibilità di acquistarne uno cumulativo al costo di 13,50 euro, comprensivo anche del tour nella Valle dei Templi. 

 

di Anna Logrieco

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